Sottotitolo: In viaggio con Claudio Chieffo
Anno di produzione: 2017
A cura di Capodoglio Studio e Comitato Amici di Claudio Chieffo
Durata: 49’06”
Una finestra su Mistero di Dio che fa le cose è quello che devono essere le canzoni secondo William Congdon ed è con un dialogo intimo sulla vocazione artistica tra il pittore americano e Chieffo che si apre il documentario.
“Le mie canzoni nascono per condividere, stare accanto a chi sta male e chi sta bene, chi ha perso un figlio, chi è felice e chi no” dice a un certo punto del film Claudio Chieffo.
C’è tutta la cifra artistica di questo cantautore, tra i più grandi della musica italiana del Novecento, purtroppo rimasto relegato per ragioni ideologiche al mondo cattolico, in queste parole. La stessa cifra artistica che appare da questo film che ripropone l’immagine semplice, diretta, onesta ma anche forte, decisa, nel rimanere fedele fino in fondo all’incontro cristiano fatto. Immagini scherzose autoriprese nella sua cantina dove lavorava ai brani; immagini da concerti tenuti in tutto il mondo, dal Sudamerica alla Russia; concerti in grandi e piccole chiese davanti a un pubblico totalmente conquistato dalla forza delle sue canzoni.
Dichiarazioni rilasciate a giornalisti in cui l’uomo confessa, non senza sofferenza, il suo essere “strumento” di qualcuno più grande di lui, la concezione dell’arte come servizio e non come narcisismo e autoesaltazione, come succede a quasi tutti i suoi colleghi.
Esibizioni in privato, a casa di amici, a volte con l’accompagnamento dei figli, immagini di forte intimità e senso dell’amicizia, dove l’esibizione ha la stessa forza di un concerto davanti a mille persone. Un film che permette di accedere al mondo di un artista unico e originale, conoscerlo di persona, senza commenti o filtri superflui.